Costruttore di theremin

Costruttore di theremin

Sono un appassionato di theremin, thereminista e progettista-costruttore di questi strumenti. Ho la presunzione di ritenere di aver acquisito, nel corso della mia decennale esperienza, una certa sensibilità sugli aspetti pratici costruttivi dello strumento.

Da quando ho scoperto questo strumento sono stato preso da una passione irrefrenabile che mi ha fatto acquistare ma soprattutto costruire diversi theremin. La mia missione, se mi concedere il termine, è stata fin dall’inizio la ricerca delle sonorità eccellenti che contraddistinguono i migliori theremin. E’ mia intenzione che questa ricerca non porti allo sviluppo di strumenti del tutto peculiari, cioè impieganti componentistica di difficile se non impossibile reperimento; l’idea è ottenere strumenti di ottima qualità, il più possibile semplici e soprattutto replicabili.

Inizi

La mia attività costruttore iniziò nell’estate del 1997 quando, mettendo a frutto la mia passione per l’elettronica pratica, progettai e costruii un theremin a transistor dotato della sola antenna del suono. Si trattava ovviamente dei miei primissimi esperimenti, al tempo avevo già una buona e consolidata esperienza nell’ambito dell’elettronica, ma approcciavo da neofita gli aspetti tecnici del theremin.

I risultati furono discreti, nel senso che il circuito funzionò dignitosamente, ma mancando dell’antenna del volume non era innanzitutto un theremin completo, inoltre dal punto di vista sonoro lasciava molto a desiderare; in definitiva era praticamente un giocattolo.

Il primo theremin valvolare

Nel 1998 decisi di lanciarmi in un progetto più ambizioso che mi permettesse di ottenere migliori risultati e, sopprattutto, mi consentisse di acquisire esperienza con le valvole termoioniche, componenti che fino a quel momento conoscevo solo dal punto di vista teorico.

Dopo essermi guardato attorno decisi di costruire un nuovo theremin, a valvole perciò, basandoni sul noto schema del theremin di Doug Forbes.

Superate alcune difficoltà iniziali, fra le quali il reperimento di alcuni componenti ed un paio di incongruenze circuitali, assemblai un circuito completo e totalmente funzionante ma, purtroppo, ancora deludente dal punto di vista sonoro. Il theremin di Doug infatti, come del resto era nelle sue intenzioni progettuali, produce un suono molto pulito, ma a mio parere poco interessante dal punto di vista musicale in quanto fondamentalmente ottenuto tramite un segnale sinusoidale. Mancava in sostanza di personalità.

Dopo aver sperimentato sullo stesso circuito varie modifiche di mia ideazione, alla fine ho ottenuto qualche miglioramento. Il risultato di queste modifiche si possono ascoltare nel sample pubblicato a fine pagina.

Vista anteriore e posteriore del
mio primo theremin valvolare

 

L’Etherwave theremin

Nel frattempo decisi di acquistare un theremin commerciale per confrontarmi con quello che offriva il mercato.
La scelta cadde sul modello Etherwave dell’allora Big Briar ora Moog Music del compianto Rober Moog, inventore dell’omonimo sintetizzatore e di fatto pioniere della musica elettronica.
L’Etherwave ha il pregio di unire una buona qualità ad un prezzo ragionevole, parliamo di circa 400 – 500 euro. In definitiva è uno strumento consigliabile per chi si vuole cimentare con il theremin senza lanciarsi in difficoltose autocostruzioni.

 

l theremin valvolare di Clara Rockmore

Nel 1999/2000 ero ormai pronto ad un ulteriore balzo in avanti. Decisi infatti di proseguire la strada dell’elettronica valvolare e, forte dell’esperienza acquisita, lanciarmi nell’ambizioso progetto della costruzione di un altro circuito valvolare che ricalcasse, sia elettronicamente che musicalmente, il modello della RCA e soprattutto quello di Clara Rockmore costruito dall’inventore stesso.

Un aspetto che ha rivestito molta importanza nella progettazione di questo theremin è stata l’attenta scelta dei componenti e un approfondito lavoro “investigativo” sui circuiti originali. Anche grazie alla collaborazione di alcuni corrispondenti autocostruttori statunitensi sono riuscito ad identificare i punti critici e fondamentali che determinano le caratteristiche sonore dei theremim di buona fattura. Per esempio un aspetto fondamentale del circuito è la miscelazione dei due segnali radio preposti alla generazione del tono audio, questa funzione viene demandata ad un tipo di valvola chiamato tetrodo. Nel circuito ho utilizzato un tetrodo di tipo 36 della RCA.

Un altro aspetto che ho dovuto affrontare, trovandomi a che fare con strumenti progettati negli anni 20/30, è stato quello del reperimento della componentistica, soprattutto per quanto riguarda i trasformatori interstadio che in passato erano largamente utilizzati. A tale problema ho sopperito adattando il circuito a valvole e trasformatori più moderni, più facilmente reperibili. L’unico componente d’epoca rimasto è come dicevo, il tetrodo 36 che in seguito ho sostituito con il tetrodo 24A, cioè il modello utilizzato da Termen stesso nei suoi strumenti.

I risultati questa volta sono stati molto soddisfacenti ed ho potuto appurare che larga parte del merito è del tetrodo (sia 36 che 24A) e del trasformatore interstadio (il grosso cilindro nero che potete vedere montato sullo chassis) che ne carica l’anodo.

Lo chassis interno del
theremin valvolare
progettato su modello del
theremin di Clara Rockmore.
Il cuore dello strumento:
un tetrodo 36 utilizzato
come mixer per generazione
del battimento audio.

 

Il theremin a transistor

A partire dal 2001, mi sono dedicato allo sviluppo di un theremin a transistor completamente nuovo, nato dal frutto dell’esperienza acquisita con la qualità dei circuiti a valvole.

Come anticipato il mio obiettivo è stato quello di creare uno strumento che affiancasse al vantaggio dell’impiego di tecnologie moderne, almeno una parte della qualità indiscutibilmente superiore dei circuiti a valvole.

L’aspetto cruciale è stato ovviamente quello di progettare un motore sonoro che, pur facendo uso di componentistica e soluzioni moderne, riuscisse in qualche modo ad emulare l’equivalente valvolare. La soluzione è stata realizzata tramite una attenta verifica sperimentale delle varie possibilità circuitali, per facilitare tali verifiche non ho esitato a fare uso delle strumentazioni che vengono solitamente utilizzate nei laboratori per la verifica dei prototipi, mi riferisco in particolar modo alle breadboard.

Circuito di test ancor meno
che prototipale del theremin
a transistor.

 

Non nascondo di essermi io stesso sorpreso nel rilevare, già a livello sperimentale, risultati molto promettenti, tali da convincermi a confrontarmi nella realizzazione di un prodotto finito di alta qualità adeguato alle aspettative palesatesi. Ho perciò optato per la realizzazione di uno chassis in legno, dalle dimensioni adeguate a contenere oltre alla parte circuitale anche due grosse induttanza collegate alle antenne, queste induttanze svolgono la duplice funzione di estendere l’estensione musicale dello strumento e di linearizzare il più possibile L’azione delle antenne, rendendo perciò l’interfaccia con lo strumento paragonabile a quella degli strumenti professionali.

Nelle immagini sottostanti vediamo lo strumento in versione definitiva. L’elettronica è contenuta in una scatola metallica interna. Le grosse induttanze sono state pazientemente avvolte a mano con filo di rame smaltato da 0,20mm.

Un breve riepilogo delle caratteristiche tecniche dello strumento

Estensione musicale: 5 1/2 ottave – 3 ottave sopra il Do centrale
Controlli: Pitch tuning, volume tuning, forma d’onda, tono, interruttore mute, interruttore alimentazione, spia di acceso
Uscite Audio, ausiliaria per accordatore
Alimentazione Esterna – 11.50 Volt
Antenna volume Antenna loop standard
Antenna intonazione Telescopica parzialmente aperta

Una presentazione tecnica più completa è stata pubblicata su thereminvox.com

Con questo progetto credo di essermi avvicinato almeno un pò alla meta pur fugace del theremin ideale, una sorta di Santo Graal dei costruttori di theremin.

Ma la ricerca ed i suoi risvolti tangibili non sono ancora finiti.

Il theremin semi replica RCA

Giunto ad un punto soddisfacente con il theremin a transistor mi sono prefissato come obiettivo un nuovo progetto: la progettazione di un nuovo theremin a valvolare.

La domanda più ovvia a riguardo è: perchè?

Vi sono vari aspetti che mi convincono della necessità di questa nuova attività.

Innanzitutto la constatazione che nonostante gli ottimi risultati ottenuti con la componentistica moderna, paragonabili a quelli ottenuti con componentistica valvolare, questi ultimi hanno ancora una marcia in più soprattutto per quanto riguarda la pulizia e la definizione del suono. Ad esempio nel mio theremin a transistor il suono, pur ottimo, tradisce di quanto in quanto certe asperità che sono dovuto essenzialmente all’impiego di semiconduttori.

Un altro aspetto è l’opportunitò di avere a disposizione due strumenti tutto sommato simili ma dalle finalità differenti: un theremin a transistor entry level, magari inscatolato in un più econonico e meno ingombrante chassis commerciale in plastica (rinunciando perciò alle grosse induttanza d’antenna) ed un theremin a valvole high end con veste costruttiva adeguata, caratteristiche di interfaccia ottimali e sonorità al massimo della definizione, uno strumento da concerto dunque.

Certo quest’ultima intenzione è alquanto ambiziosa, infatti gestire un progetto così ricco di incognite non è sicuramente una attività immediatamente perseguibile, tuttavia è effettivamente ciò che il caso mi ha concesso di affrontare per prima, con la progettazione di una semi-replica RCA .

Materiale sonoro

A seguire una piccola selezione di campionamenti dei miei vari strumenti.

Deep in your thin eyes – Theremin valvolare (vecchio modello)
Il cigno – Theremin Etherwave  
Prove sonore – Theremin valvolare (“clone” Clara Rockmore)  
Un Bel Dì – Theremin a transistor