Come si suona il theremin
Innanzi tutto va chiarito che esistono essenzialmente due modi di impiego del theremin: come strumento per produrre effetti speciali o, per dirla come Clara Rockmore, come vero strumento musicale per suonare vera musica.
Nel primo caso, essendo totalmente liberi dalle convenzioni musicali, l’uso è indicato per creare atmosfere particolari. Usato in questo modo il Theremin ben si sposa con tutto quello che l’elettronica offre alla musica, ad esempio è molto indicato l’uso di processori di segnali quali riverbero, echo, chorus, flanger ecc. E’ chiaro che non avendo costrizioni con le regole musicali questo approccio esecutivo è molto più semplice e permette di dare libero sfogo alla fantasia.
Nel secondo caso, trovandoci di fronte di fatto ad uno strumento musicale, il Theremin può essere utilizzato come qualsiasi altro strumento per eseguire qualsivoglia melodia. Il vantaggio di usare un Theremin è che abbiamo a che fare con un strumento dalle potenzialità espressive enormi, che possiede sonorità molto particolari in grado di dare colorazioni originali alla musica che si sta eseguendo ecc. Il rovescio della medaglia è che è uno strumento difficile da suonare, occorre molta costanza ed esercizio per diventare buoni strumentisti.
Il mio consiglio è farsi ispirare dai grandi thereministi, ascoltando le loro incisioni, un breve elenco lo trovate nella sezione fonti d’ascolto.
Avere una infarinatura di musica aiuta senz’altro, anche saper leggere la musica può essere utile, anche se non imprescindibile, soprattutto in fase esecutiva. Per iniziare ad esercitarsi sulla strumento si può per esempio provare a suonare una melodia che si conosce molto bene, suonarla lentamente per individuare ogni singola nota e ripeterla molte volte cercando di acquisire fluidità nei movimenti.
Un cosa molto utile è farsi aiutare da qualcuno che suoni molto lentamente delle note su un qualsiasi strumento (chitarra, tastiera ecc.) e tentare di fare le stesse note con il Theremin. Altrettanto utile può essere canticchiare le note e contemporaneamente suonarle.
Una volta che si è fatto in po’ di pratica si può provare a suonare un CD con musica semplice da eseguire e cercare di seguire la melodia con il Theremin, una sorta cioè di karaoke con il Theremin.
Clara Rockmore ha scritto il Metodo per Theremin che è stato ripubblicato e reso disponibile del tutto gratuitamente alla comunità thereministica da Dave Miller, alcuni anni fa ne ho personalmente curato l’edizione italiana. Il metodo, la cui consultazione presuppone il saper leggere la musica, propone tutta una serie di esercizi di varia difficoltà. Per chi non sa leggere la musica la consultazione del metodo è comunque consigliabile in quanto Clara fornisce tutta una serie di consigli e considerazioni molto interessanti.
Ora qualche indicazione su come approcciarsi allo strumento.
Posizionamento
Innanzi tutto il Theremin va amplificato in modo adeguato. Sarebbe bene posizionare la fonte sonora, cioè l’altoparlante, ad una certa altezza dietro l’esecutore, soprattutto nel caso in cui si suona di fronte ad un pubblico. Attenzione a non eccedere con il volume, l’ascolto deve essere confortevole ma non deve causare in qualsiasi modo disagio a se stessi o agli altri ascoltatori.
Posizionarsi di fronte allo strumento, spostati un pò verso sinistra rispetto all’asse centrale, alla distanza di un braccio teso (il destro) dall’antenna del pitch, accordare lo strumento in modo che, ritirando il braccio verso il corpo, l’intonazione discenda dalle note più acute via via fino alle note più basse, fino a raggiungere il limite inferiore con il braccio completamente retratto.
Ricordo che il braccio destro serve per controllare l’intonazione ed il sinistro per controllare il volume.
Vibrato
Una tecnica usata da tutti i thereministi è quella del vibrato, essa consiste nel far oscillare lievemente ma con decisione la mano o il braccio destro, con il risultato che la nota suonata non è continua ma appunto vibrata, questa tecnica rende più caldo e personale il suono. Ogni thereminista adotta un particolare stile di vibrato, più o meno veloce, più o meno profondo, introducendolo subito all’inizio della nota o gradualmente con uno sfumato; possiamo affermare che il tipo di vibrato è una delle caratteristiche che ci permette di distinguere un thereminista dell’altro.
Aerial fingering
Un’altra tecnica molto importante è quella dell’aerial fingering, che potremmo tradurre letteralmente in diteggiatura aerea; questa tecnica consente al thereminista di aver un riferimento, il più preciso e riproducibile possibile, della posizione e della distanza tra le varie note, in modo da evitare il più possibile, durante l’esecuzione, aggiustamenti di posizione della mano per suonare la nota corretta, cosa che risulterebbe particolarmente sgradevole all’ascolto.
In pratica il thereminista, per passare da una nota all’altra, non si limita a spostare il braccio avanti o indietro ma, tenendo il braccio fermo, estende gradualmente le dita della mano per raggiungere le note limitrofe, ad esempio le prime cinque note di una scala.
Un approccio potrebbe essere in seguente:
Tenere uniti il pollice e l’indice della mano destra in modo di formare una specie di cerchio, facendo in pratica il gesto di stringere qualcosa tra le due dita, questa postura aiuta e rendere più stabile la mano.
Estendere gradualmente le rimanenti tre dita libere per suonare via via le varie note nella scala ascendente; raggiunta la massima estensione ritrarre gradualmente le dita e suonare le note nella scala discendente.
Se ci si trova al massimo dell’estensione e ci occorre raggiungere note ancora al di sopra occorre spostare il braccio in avanti e, contemporaneamente e velocemente, tornare con le dita in prima posizione cioè con le dita completamente ritratte.
Alternando e combinando movimenti del braccio, in avanti o indietro, e movimenti delle dita, sempre in avanti o indietro, dobbiamo trovare il giusto compromesso in modo che la melodia venga suonata fluidamente e senza sforzi.
Controllo dell’intensità e staccato
Il controllo di volume si attua librando la mano sinistra sull’antenna sinistra dello strumento, avvicinando la mano all’antenna il suono si attenua fino ad annullarsi, allontanadola il suono aumenta d’indensità fino al massimo consentito.
E’ evidente che suonare una melodia significa anche darle la giusta espressione aumentando o diminuendo l’intensità sonora quando la melodia stessa lo richiede, questo è uno dei compiti del controllo del volume.
Inoltre spesso è necessario separare le note fra di loro, attenuando brevemente il volume con rapidi movimenti della mano sinistra; se i movimenti sono particolarmente repentini, escludendo del tutto il suono, otteniamo lo staccato.
Raccomandazioni
E’ importante che, quando si suona il theremin, non vi siano persone o oggetti in movimento all’interno del raggio d’azione delle antenne, ogni thereminista deve prendere coscienza della distanza minima alla quale le altre persone possono avvicinarsi allo strumento senza interferire con l’esecuzione e di conseguenza posizionare lo strumento.
I movimenti del corpo devono essere minimi, anche questi possono interferire con l’esecuzione, se è necessario arretrare per poter suonare nell’ottava pià bassa è utile farlo, se la melodia lo permette, quando non vi è alcuna emissione sonora.
Il theremin è uno strumento molto difficile da padroneggiare con perizia. L’unica raccomandazione sensata è quella di fare molto esercizio, con costanza e senza farsi prendere dallo sconforto: all’inizio i progressi possono essere anche molto lenti.
Quando si suona occorre cercare di raggiungere il massimo della concentrazione su quello che si sta suonando ed i movimenti che occorre compiere per farlo; guardando i thereministi professionisti mentre suonano non è raro riscontrare nella loro espressione uno sorta di trance che indica un alto livello di concentrazione.
Un aspetto verificato da diversi thereministi è che la differenza tra suonare il theremin per proprio conto oppure davanti ad un pubblico è, rispetto agli altri strumenti, molto più marcata, questo probabilmente è dovuto al fatto che anche la minima ansia data da trovarsi appunto di fronte ad un pubblico, si riflette sulla concentrazione e sui movimenti del thereminista stesso. E’ perciò auspicabile, per quanto possibile, cercare di essere rilassati e calmi.
Esempi
Passaggio da nota ferma a nota vibrata | |
Uso del controllo volume per l’espressione | |
Uso del controllo volume per lo staccato |