Lev Termen – tra storia e leggenda
Lev Sergeyevich Termen nasce in Russia a San Pietroburgo nel 1896.
Nel 1919 stava lavorando, nel laboratorio del noto fisico Ioffe, con particolari dispositivi di sua ideazione atti a misurare la densità dei gas nel vuoto; ben presto si accorse che in certe condizioni si produceva un fischio che variava di frequenza avvicinando o allontanando la mano dai circuiti. Forte della sua esperienza di qualche anno prima in campo militare, con amplificatori e oscillatori che utilizzavano valvole termoioniche (di recentissima invenzione) ed interessato dai possibili risvolti pratici del fenomeno, continuò a fare esperimenti fino ad inventare un vero e proprio strumento musicale cui diede il nome di eterofono.
Nel giro di pochi anni perfezionò l’invenzione e cominciò a presentarlo negli ambienti fisici e musicali, lui stesso era un violoncellista, riscuotendo un crescente interesse finché Lenin in persona dopo aver ascoltato lo strumento propose all’inventore di divulgarlo in Europa, probabilmente con l’intento di propagandare l’ingegno dei nuovi uomini sovietici.
Termen partì alla volta delle capitali europee, Berlino, Londra, Parigi, in quest’ultima, durante la sera della presentazione dello strumento, la polizia dovette intervenire per calmare i disordini provocati dalle migliaia di persone rimaste fuori del teatro, fu un enorme successo.
La svolta decisiva nella vita di Lev avvenne con il suo sbarco a New York nel 1928. Dopo aver presentato lo strumento ad una selezionata cerchia di musicisti e magnati (tra i quali il direttore d’orchestra Toscanini, il musicista Varese e l’industriale Ford), cominciò a lavorare alacremente fondando una sua azienda, organizzando concerti, perfezionando ed inventando varianti all’eterofono ribattezzato theremin (Lev aveva anglicizzato il nome in Leon Theremin). Importantissimo fu l’incontro con una sua giovane compatriota Clara Reisemberg (in seguito Clara Rockmore), la quale, non potendo proseguire per motivi di salute la sua attività di violinista, (era molto dotata, il primo concerto lo fece all’età di sette anni), si dedicò all’apprendimento del theremin divenendone in breve tempo la più importante e riconosciuta virtuosa.
Leon concesse alla RCA la licenza per la commercializzazione del theremin, per una notevole quantità di denaro peranltro, ma non fu un successo a causa della difficoltà d’utilizzo e della svalutazione galoppante (si era all’epoca della crisi mondiale dovuta al crollo di wall street) che ne rendeva proibitivo il prezzo d’acquisto.
Altre invenzioni sempre in ambito musicale vedono la luce: Il theremin-cello, una specie di violoncello elettronico, il rithmycon, un generatore di ritmi, Il terpsitone tramite il quale un ballerino è in grado di produrre musica muovendosi. L’attività dell’inventore non si limitò al solo ambito musicale, ideò infatti diversi dispositivi d’allarme con i quali tentò di lanciare la sua azienda, la Teletouch. Leon certamente non si arricchì, anzi si disinteressava quasi completamente dell’aspetto economico, riempendo in poco tempo l’azienda di debiti. Solo l’intervento di Lucie Bigelow Rosen, appassionata del theremin e lei stessa thereminista, gli consentirono di finanziare le attività e la permanenza a New York.
Nella metà degli anni trenta si separa dalla prima moglie e, dopo che Clara rifiuta una sua proposta di matrimonio preferendogli l’avvocato Robert Rockmore, si risposa con una ballerina di colore creando, sia pur nella liberale New York, un certo scandalo.
La sua carriera d’uomo d’affari americano s’interruppe nel 1938 quando scomparse nel nulla. Non è mai stato chiarito se fu rapito dal NKVD (il KGB del tempo) o se si allontanò volontariamente, fatto sta che tornato in patria fu internato in un campo di lavoro! La cosa non deve sorprendere, bisogna tener presente che si era nel pieno delle epurazioni staliniane e ogni sovietico rimpatriato volontariamente o a forza era sospettato, o meglio, era accusato e conseguentemente punito per contaminazione imperialista!
Fu riabilitato anni dopo grazie ad alcune invenzioni rivoluzionarie nel campo dello spionaggio, pare che la CIA abbia per anni utilizzato come esempio della tecnologia spionistica avversaria, un suo circuito che rimase nascosto nell’ufficio dell’ambasciatore americano a Mosca senza essere identificato per anni interi.
Alcuni collaboratori universitari che conobbero Leon in tarda età, quando cioè il sistema comunista era ormai crollato, sostengono che Leon lavorò con i servizi di spionaggio già dai primi anni venti e che fu mandato negli Stati Uniti anche allo scopo di carpire segreti alle potenti industrie belliche, utilizzando la figura di musicista ed inventore (quale in realtà fu) come paravento. Storia o leggenda? Non ci è dato di saperne di più, l’unica cosa certa pare essere che al ritorno in patria lavorò veramente nel campo spionistico.
Terminata la sua forzata o volontaria collaborazione con i servizi nel 1966, cominciò a lavorare nell’università di Mosca dedicandosi alla vera passione della sua vita, il theremin. Studiò nuovi modelli, alcuni dei quali polifonici, dei quali purtroppo non rimane traccia.
Nel 1991, creduto morto dal mondo occidentale, tornò negli Stati Uniti a visitare i luoghi che lo videro nel pieno del successo e, soprattutto, la sua pupilla Clara.
Leon Theremin è morto nel 1993 all’età di 97 anni mentre si stava attivamente dedicando ad una sua ricerca, più di natura filosofica che pratica aggiungeremmo, sulla longevità; i collaboratori universitari, volendo descriverne il genio con un aneddoto, affermano che fu solo la morte ad impedirgli di terminare con successo anche questa nuova sfida.
Le spoglie mortali di Lev Termen riposano nel cimitero Kuncevskoye di Mosca. Per salutare il centenario dalla nascita Yu. V. Linnik ha ideato la frase palindroma TERMEN NE MRET che in russo vuol dire Termen non muore.
Termen dunque è sopravvissuto a se stesso.